DOCUMENTI – MESTRE 25 MAGGIO

Presentazione

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VIDEO 1

https://youtu.be/ugd_sLRV-ng
Da 0.00’ a 1.35’ – Saluti iniziali dott.ssa Caterina Pasqualin, responsabile dell’incontro e della prof.ssa Lucia Oldrati a nome della DS Marisa Zanon dell’IIS “Luzzatti” componente della Rete

Fino a 15.42’ Introduzione dott.ssa Caterina Pasqualin

Fino a 16.31’ Introduzione dott. Roberto Ricci responsabile nazionale prove INVALSI

DOMANDE formulate e risposte del dott. R Ricci. I tempi indicati per ogni intervento comprendono sia le domande dai diversi interlocutori, sia le risposte dell’esperto.

1 I.C.  “Dante Alighieri” Venezia

VEIC839002-DS: R. Baretton

( Eleonora Giuseppini)

 

1.Parlando con i colleghi emerge che facciamo fatica ad utilizzare in  chiave didattico-pedagogica  i risultati delle prove INVALSI, quale percorso ci consiglia?

Sappiamo che sarà difficile ci risponda nel poco tempo a disposizione ma lasciamo a lei decidere  quali aspetti porci in evidenza prioritariamente.

VIDEO n1 Dott. R Ricci  in assenza  di E Giuseppin  da 16.31 a 20.14

 

 

VIDEO 2

https://youtu.be/GiWUW_nOd6c

I.S. “Vendramin Corner” Venezia

VEIS00800E-DS: V. Pecchini

Formulata da

Ins. Cecilia Gavagnin

1.Per le prove comuni interne abbiamo il problema della notevole eterogeneità della nostra utenza. Il nostro è un Istituto composto da più indirizzi molto diversificati. “Una sola istituzione per diversi indirizzi” si legge nel nostro PTOF: dall’Istituto Tecnico-Professionale con articolazioni che vanno ad es. dalle “Biotecnologie ambientali” ai “Servizi socio-sanitari”, all’Istruzione e Formazione professionale – FP  che prevede corsi per “Operatore del montaggio e della manutenzione delle imbarcazioni da diporto”. E’ pertanto diffusa l’idea che serva a poco per il miglioramento degli apprendimenti  dei nostri studenti utilizzare prove Comuni per tutto l’Istituto e di conseguenza anche confrontare queste con le prove Invalsi.

2.  I ragazzi sono molto poco motivati quando svolgono le prove, spesso le fanno di fretta e senza metterci impegno ( non avendo peso nella valutazione, purtroppo i ragazzi non hanno interesse).

Sarebbe interessante trovare strategie da applicare tutto l’anno (in seconda) per motivarli alle prove, strategie che non siano solo quelle di farli esercitare con prove vecchie, ma anche qualcosa che aiuti loro a capire l’importanza delle prove e di un loro proficuo svolgimento

VIDEO n2,  ins. Cecilia Gavagnin da  6.09 a 18.44                                                                        

 

I.C. “Don L. Milani”

Gazzera – Venezia VEIC845009-DS: M. Topazio

-Intervento della dott.ssa Francesca Carampin Aicq triveneta : considerazioni sul tema, in particolare su  nuova calendarizzazione delle prove INVALSI:  VIDEO n2  da 18.44 a  21.03
I.C. “Don L. Milani”

Gazzera – Venezia VEIC845009-DS: M. Topazio

 

 

   Formulata da

 Ins. Luisa Tiveron

1.    Nella secondaria di 1°gr. del nostro istituto utilizziamo l’archivio delle prove INVALSI  per italiano come prove comuni interne di ingresso (ad esempio, quelle di classe 5° per la prima sec. di I° ) al fine di acquisire dati sulla situazione di ingresso della classe, condividerli con i colleghi anche di altre discipline, creare quindi una programmazione trasversale e condivisa in base alle evidenze raccolte. L’INVALSI potrebbe fornire – a noi e anche alle altre scuole che a livello nazionale stanno apprezzando i vostri materiali, la vostra impostazione e i vostri strumenti- un supporto per effettuare le operazioni di raccolta e analisi degli aspetti della comprensione, così da facilitare il lavoro dei docenti e favorire la sua condivisione?

VIDEO n2Ins. Luisa Tiveron da 21.03 a 27.49

VIDEO 3

https://youtu.be/S9r9_M9XU2M

5 I.C. “Don L. Milani”

Gazzera – Venezia VEIC845009-DS: M. Topazio

Formulata da

Ins. Manuela Tommasini

2.    L’Invalsi è in grado di fornire per ogni singolo alunno i risultati delle prove affrontate nel corso della sua carriera scolastica, al di là della permanenza o meno all’interno dello stesso Istituto.  Queste informazioni risulterebbero utili sia per gli alunni presenti attualmente nella mia classe, soprattutto se insegno alla secondaria o alle superiori ma anche per conoscere i risultati a distanza degli ex-alunni. Queste informazioni sono disponibili ?

VIDEO n3  ins. Manuela Tommasini da 2.10 a 11.19

 

6 2 I.C. “F. Querini”

Mestre – Venezia VEIC846005-DS: M. Zanon

Formulata da

Ins. Marina  Moro

3.Si possono ipotizzare prove INVALSI per i ragazzi stranieri con italiano L2 in alcune realtà dove ci sono scuole con un elevato numero di studenti non italofoni? In questo modo si favorirebbe l’inclusione e la motivazione.

In tale direzione, poiché cambiando gli obiettivi adattandoli alle effettive possibilità degli studenti, necessariamente cambiano le verifiche, il problema pertanto si pone anche in fase valutativa.

VIDEO n3, ins. Marina  Moro  da 11.19 a 23.07  

 

7 I.S. “Vendramin Corner” Venezia

VEIS00800E-DS: V. Pecchini

Formulata da

Ins Cecilia Gavagnin

4.Quando ci sarà comunicato ufficialmente il tipo di prova per le classi quinte (per preparare in tempo utile gli studenti) ?

Quando, esattamente, saranno somministrate le prove?

Le prove saranno in lingua italiana, inglese e matematica?

Che tipo di prova ci sarà per italiano?

VIDEO n3, Ins Cecilia Gavagnin  da 23.16.  Continua su  VIDEO n 4  fino a 4.54.

 

VIDEO 4

https://youtu.be/mRsRikcEg08

7 I.S. “Vendramin Corner” Venezia

VEIS00800E-DS: V. Pecchini

Formulata da

Ins Cecilia Gavagnin

DA VIDEO n3, Ins Cecilia Gavagnin  da 23.16.  Continua QUI su  VIDEO n 4  fino a 4.54.

Ulteriori Domande

Lucia Oldrati IIS Luzzatti su:

-Risultati Prove Invalsi e Curricoli, certificati competenze,

– Prove INVALSI e Università

VIDEO n 4 da 4.54 a 9.30.

 

ESTENSIONE DELL’AUTOVALUTAZIONE A INFANZIA E CPIA E CONFRONTO FRA SCUOLE A LIVELLO NAZIONALE
8 2I.C. “F. Querini”

Mestre – Venezia VEIC846005-DS: M. Zanon

Formulata da

Ins. Patrizia Basso

1.Alla stesura del RAV e del PdM abbiamo partecipato nel nostro Istituto Comprensivo anche noi docenti di scuole dell’Infanzia, alcuni docenti fanno pure parte del NIV. Quando saremo inclusi a tutti gli effetti  nel SNV in modo da avere elementi e dati di confronto ?

C Pasqualin per Patrizia Basso  da 9.30  fino a  15.40

n 2 interventi dal pubblico su problemi tecnici legati al governo del sistema: da15.51 . Continua su VIDEO n 5 fino a 6.31

VIDEO 5

https://youtu.be/JsW_MeRaads

9

10

 

 

CPIA

Venezia

VEMM161005-DS: C. Vignato

Formulata da

1 e 2.Ins. Roberta Orlando

 

2. In merito alla autovalutazione dei CPIA , ed in particolare stante l’esigenza di fotografare la situazione esistente del CPIA di Venezia ed iniziare un percorso di analisi del presente e di miglioramento per il futuro, può dirci a che punto è la definizione del format RAV che INVALSI ha affidato allo studio di un gruppo di lavoro dedicato?

3.Sarà prevista la possibilità di confronto (Benchmarking) fra CPIA a livello provinciale, nazionale e regionale analogamente a quanto avviene per le altre istituzioni scolastiche? Attualmente, all’interno del Piano di attività per l’innovazione dell’istruzione per gli adulti (Paideia) in collaborazione con INDIRE, un gruppo di lavoro nazionale ha lavorato per l’individuazione di  percorsi e prove uniformi cercando di organizzarsi autonomamente. Il processo di armonizzazione  risulta tuttavia complesso e con un dispendio di energie notevole. E’ possibile ipotizzare prove standardizzate nazionali per i CPIA  che tengano conto delle caratteristiche di eterogeneità degli stessi?

VIDEO 5,  ins. Roberta Orlando da 5.57 a 17.00

        “     da  17:01 a 17:59  Caterina Pasqualin  su CPIA      

Intervento dal pubblico  su difficoltà per la prova di inglese: tempi limitati  per le risposte, segnalazioni a INVALSI e altro   da 18.02. Continua su  VIDEO n 6 fino a 4.30

VIDEO 6

https://youtu.be/jPngKQEYCQI

PROVE INVALSI E DIVERSITA’ (DEGLI STUDENTI-DEI TERRITORI)
11 I.C. “Don L. Milani”

Gazzera – Venezia VEIC845009-DS: M. Topazio

 

     Formulata da

 Ins Carla Segliani

 

1.Noi docenti della scuola primaria riteniamo sia opportuno approfondire il rapporto tra le prove comuni di valutazione interne, di ingresso e finali,  (prove che ci permettono di attuare interventi diversificati, di potenziamento e di recupero anche e soprattutto per alunni Dsa o con disabilitá) e le prove Invalsi,  per dare un senso alla complessità di tante situazioni.

Ci sembra che la considerazione delle problematiche presenti nelle classi non venga contemplata dalle prove Invalsi e che ci sia una discrepanza tra queste e la pratica scolastica quotidiana di inclusione e di percorsi didattici personalizzati. Ci domandiamo che senso dare a prove svolte da questi bambini con fatica, a volte con rabbia, a volte con scoraggiamento, a volte con disorientamento, a volte con la convinzione di non potercela fare, se poi queste prove non possono essere considerate e non hanno uno strumento di registrazione appropriato, ci domandiamo che senso dare ad una valutazione che esclude e non tiene conto della presenza di realtà diverse che è la realtà diffusa nella scuola.  In sintesi, come far orientare le prove INVALSI  verso una didattica inclusiva?

In particolare come ci si può comportare per i bambini con gravi problemi delle classi seconde della primaria che non hanno né diagnosi, né certificazione ?
VIDEO n 6,  ins Carla Segliani da 4:52 a 14.02

 Intervento dal pubblico su ulteriori aspettative dei docenti dalle Prove Invalsi

Video n 6 da 14.03 a 24.38

12  

I.C. “Roncalli”

 Quarto d’Altino – Venezia

VEIC82200L-DS: M. Topazio

 

 

Formulata da

Ins. Lauretta Novello

1.Se la prova INVALSI è finalizzata ad una valutazione su territorio nazionale dell’apprendimento dello studente, questo strumento non raggiunge l’obiettivo, perché questo tipo di valutazione deve necessariamente essere interna al processo di insegnamento – apprendimento ed essere totalmente condivisa da studenti e insegnanti.

Come è possibile valutare non tenendo presente la territorialità, le esperienze, il contesto socio culturale di ogni singola realtà scolastica?Il metodo del test “calato dall’alto” è inadeguato allo scopo della “misurazione” delle competenze dello studente.

Se l’Invalsi vuole valutare il sistema, deve trovare degli strumenti e delle procedure adatti a questo specifico scopo. Valutare insieme l’apprendimento dello studente, il processo di miglioramento di una unità scolastica e l’insieme del sistema, contemporaneamente non offre una lettura realistica.

Video n 6, ins. Lauretta Novello da 24.51. Continua su Video n 7 fino  2.10

 

 

 

VIDEO 7

Video 7/Intervento di C Pasqualin per i ringraziamenti ed i saluti da 2.11 a 3.36
Commento finale di F Carampin da 3.37 a 7.42
https://youtu.be/yYUeEUfqQd4

Rielaborazione di 

Caterina Pasqualin, Francesca Carampin, Marina Moro (Aicq triveneta)

Giacomo Dalseno (Aicq Emilia Romagna)