Presentazione
Slides
VIDEO 1
https://youtu.be/ugd_sLRV-ng
Da 0.00’ a 1.35’ – Saluti iniziali dott.ssa Caterina Pasqualin, responsabile dell’incontro e della prof.ssa Lucia Oldrati a nome della DS Marisa Zanon dell’IIS “Luzzatti” componente della Rete
Fino a 15.42’ Introduzione dott.ssa Caterina Pasqualin
Fino a 16.31’ Introduzione dott. Roberto Ricci responsabile nazionale prove INVALSI
DOMANDE formulate e risposte del dott. R Ricci. I tempi indicati per ogni intervento comprendono sia le domande dai diversi interlocutori, sia le risposte dell’esperto.
1 | I.C. “Dante Alighieri” Venezia
VEIC839002-DS: R. Baretton ( Eleonora Giuseppini)
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1.Parlando con i colleghi emerge che facciamo fatica ad utilizzare in chiave didattico-pedagogica i risultati delle prove INVALSI, quale percorso ci consiglia?
Sappiamo che sarà difficile ci risponda nel poco tempo a disposizione ma lasciamo a lei decidere quali aspetti porci in evidenza prioritariamente. VIDEO n1 Dott. R Ricci in assenza di E Giuseppin da 16.31 a 20.14
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VIDEO 2
https://youtu.be/GiWUW_nOd6c
I.S. “Vendramin Corner” Venezia
VEIS00800E-DS: V. Pecchini Formulata da Ins. Cecilia Gavagnin |
1.Per le prove comuni interne abbiamo il problema della notevole eterogeneità della nostra utenza. Il nostro è un Istituto composto da più indirizzi molto diversificati. “Una sola istituzione per diversi indirizzi” si legge nel nostro PTOF: dall’Istituto Tecnico-Professionale con articolazioni che vanno ad es. dalle “Biotecnologie ambientali” ai “Servizi socio-sanitari”, all’Istruzione e Formazione professionale – FP che prevede corsi per “Operatore del montaggio e della manutenzione delle imbarcazioni da diporto”. E’ pertanto diffusa l’idea che serva a poco per il miglioramento degli apprendimenti dei nostri studenti utilizzare prove Comuni per tutto l’Istituto e di conseguenza anche confrontare queste con le prove Invalsi.
2. I ragazzi sono molto poco motivati quando svolgono le prove, spesso le fanno di fretta e senza metterci impegno ( non avendo peso nella valutazione, purtroppo i ragazzi non hanno interesse). Sarebbe interessante trovare strategie da applicare tutto l’anno (in seconda) per motivarli alle prove, strategie che non siano solo quelle di farli esercitare con prove vecchie, ma anche qualcosa che aiuti loro a capire l’importanza delle prove e di un loro proficuo svolgimento VIDEO n2, ins. Cecilia Gavagnin da 6.09 a 18.44
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I.C. “Don L. Milani”
Gazzera – Venezia VEIC845009-DS: M. Topazio |
-Intervento della dott.ssa Francesca Carampin Aicq triveneta : considerazioni sul tema, in particolare su nuova calendarizzazione delle prove INVALSI: VIDEO n2 da 18.44 a 21.03 |
I.C. “Don L. Milani”
Gazzera – Venezia VEIC845009-DS: M. Topazio
Formulata da Ins. Luisa Tiveron |
1. Nella secondaria di 1°gr. del nostro istituto utilizziamo l’archivio delle prove INVALSI per italiano come prove comuni interne di ingresso (ad esempio, quelle di classe 5° per la prima sec. di I° ) al fine di acquisire dati sulla situazione di ingresso della classe, condividerli con i colleghi anche di altre discipline, creare quindi una programmazione trasversale e condivisa in base alle evidenze raccolte. L’INVALSI potrebbe fornire – a noi e anche alle altre scuole che a livello nazionale stanno apprezzando i vostri materiali, la vostra impostazione e i vostri strumenti- un supporto per effettuare le operazioni di raccolta e analisi degli aspetti della comprensione, così da facilitare il lavoro dei docenti e favorire la sua condivisione?
VIDEO n2, Ins. Luisa Tiveron da 21.03 a 27.49 |
VIDEO 3
https://youtu.be/S9r9_M9XU2M
5 | I.C. “Don L. Milani”
Gazzera – Venezia VEIC845009-DS: M. Topazio Formulata da Ins. Manuela Tommasini |
2. L’Invalsi è in grado di fornire per ogni singolo alunno i risultati delle prove affrontate nel corso della sua carriera scolastica, al di là della permanenza o meno all’interno dello stesso Istituto. Queste informazioni risulterebbero utili sia per gli alunni presenti attualmente nella mia classe, soprattutto se insegno alla secondaria o alle superiori ma anche per conoscere i risultati a distanza degli ex-alunni. Queste informazioni sono disponibili ?
VIDEO n3 ins. Manuela Tommasini da 2.10 a 11.19
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6 | 2 I.C. “F. Querini”
Mestre – Venezia VEIC846005-DS: M. Zanon Formulata da Ins. Marina Moro |
3.Si possono ipotizzare prove INVALSI per i ragazzi stranieri con italiano L2 in alcune realtà dove ci sono scuole con un elevato numero di studenti non italofoni? In questo modo si favorirebbe l’inclusione e la motivazione.
In tale direzione, poiché cambiando gli obiettivi adattandoli alle effettive possibilità degli studenti, necessariamente cambiano le verifiche, il problema pertanto si pone anche in fase valutativa. VIDEO n3, ins. Marina Moro da 11.19 a 23.07
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7 | I.S. “Vendramin Corner” Venezia
VEIS00800E-DS: V. Pecchini Formulata da Ins Cecilia Gavagnin |
4.Quando ci sarà comunicato ufficialmente il tipo di prova per le classi quinte (per preparare in tempo utile gli studenti) ?
Quando, esattamente, saranno somministrate le prove? Le prove saranno in lingua italiana, inglese e matematica? Che tipo di prova ci sarà per italiano? VIDEO n3, Ins Cecilia Gavagnin da 23.16. Continua su VIDEO n 4 fino a 4.54. |
VIDEO 4
https://youtu.be/mRsRikcEg08
7 | I.S. “Vendramin Corner” Venezia
VEIS00800E-DS: V. Pecchini Formulata da Ins Cecilia Gavagnin |
DA VIDEO n3, Ins Cecilia Gavagnin da 23.16. Continua QUI su VIDEO n 4 fino a 4.54.
Ulteriori Domande –Lucia Oldrati IIS Luzzatti su: -Risultati Prove Invalsi e Curricoli, certificati competenze, – Prove INVALSI e Università VIDEO n 4 da 4.54 a 9.30.
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ESTENSIONE DELL’AUTOVALUTAZIONE A INFANZIA E CPIA E CONFRONTO FRA SCUOLE A LIVELLO NAZIONALE | ||
8 | 2I.C. “F. Querini”
Mestre – Venezia VEIC846005-DS: M. Zanon Formulata da Ins. Patrizia Basso |
1.Alla stesura del RAV e del PdM abbiamo partecipato nel nostro Istituto Comprensivo anche noi docenti di scuole dell’Infanzia, alcuni docenti fanno pure parte del NIV. Quando saremo inclusi a tutti gli effetti nel SNV in modo da avere elementi e dati di confronto ?
– C Pasqualin per Patrizia Basso da 9.30 fino a 15.40 n 2 interventi dal pubblico su problemi tecnici legati al governo del sistema: da15.51 . Continua su VIDEO n 5 fino a 6.31 |
VIDEO 5
https://youtu.be/JsW_MeRaads
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CPIA
Venezia VEMM161005-DS: C. Vignato Formulata da 1 e 2.Ins. Roberta Orlando |
2. In merito alla autovalutazione dei CPIA , ed in particolare stante l’esigenza di fotografare la situazione esistente del CPIA di Venezia ed iniziare un percorso di analisi del presente e di miglioramento per il futuro, può dirci a che punto è la definizione del format RAV che INVALSI ha affidato allo studio di un gruppo di lavoro dedicato? 3.Sarà prevista la possibilità di confronto (Benchmarking) fra CPIA a livello provinciale, nazionale e regionale analogamente a quanto avviene per le altre istituzioni scolastiche? Attualmente, all’interno del Piano di attività per l’innovazione dell’istruzione per gli adulti (Paideia) in collaborazione con INDIRE, un gruppo di lavoro nazionale ha lavorato per l’individuazione di percorsi e prove uniformi cercando di organizzarsi autonomamente. Il processo di armonizzazione risulta tuttavia complesso e con un dispendio di energie notevole. E’ possibile ipotizzare prove standardizzate nazionali per i CPIA che tengano conto delle caratteristiche di eterogeneità degli stessi? VIDEO 5, ins. Roberta Orlando da 5.57 a 17.00 “ da 17:01 a 17:59 Caterina Pasqualin su CPIA –Intervento dal pubblico su difficoltà per la prova di inglese: tempi limitati per le risposte, segnalazioni a INVALSI e altro da 18.02. Continua su VIDEO n 6 fino a 4.30 |
VIDEO 6
https://youtu.be/jPngKQEYCQI
PROVE INVALSI E DIVERSITA’ (DEGLI STUDENTI-DEI TERRITORI) | |||
11 | I.C. “Don L. Milani”
Gazzera – Venezia VEIC845009-DS: M. Topazio
Formulata da Ins Carla Segliani
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1.Noi docenti della scuola primaria riteniamo sia opportuno approfondire il rapporto tra le prove comuni di valutazione interne, di ingresso e finali, (prove che ci permettono di attuare interventi diversificati, di potenziamento e di recupero anche e soprattutto per alunni Dsa o con disabilitá) e le prove Invalsi, per dare un senso alla complessità di tante situazioni.
Ci sembra che la considerazione delle problematiche presenti nelle classi non venga contemplata dalle prove Invalsi e che ci sia una discrepanza tra queste e la pratica scolastica quotidiana di inclusione e di percorsi didattici personalizzati. Ci domandiamo che senso dare a prove svolte da questi bambini con fatica, a volte con rabbia, a volte con scoraggiamento, a volte con disorientamento, a volte con la convinzione di non potercela fare, se poi queste prove non possono essere considerate e non hanno uno strumento di registrazione appropriato, ci domandiamo che senso dare ad una valutazione che esclude e non tiene conto della presenza di realtà diverse che è la realtà diffusa nella scuola. In sintesi, come far orientare le prove INVALSI verso una didattica inclusiva? In particolare come ci si può comportare per i bambini con gravi problemi delle classi seconde della primaria che non hanno né diagnosi, né certificazione ? Intervento dal pubblico su ulteriori aspettative dei docenti dalle Prove Invalsi Video n 6 da 14.03 a 24.38 |
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I.C. “Roncalli” Quarto d’Altino – Venezia VEIC82200L-DS: M. Topazio
Formulata da Ins. Lauretta Novello |
1.Se la prova INVALSI è finalizzata ad una valutazione su territorio nazionale dell’apprendimento dello studente, questo strumento non raggiunge l’obiettivo, perché questo tipo di valutazione deve necessariamente essere interna al processo di insegnamento – apprendimento ed essere totalmente condivisa da studenti e insegnanti.
Come è possibile valutare non tenendo presente la territorialità, le esperienze, il contesto socio culturale di ogni singola realtà scolastica?Il metodo del test “calato dall’alto” è inadeguato allo scopo della “misurazione” delle competenze dello studente. Se l’Invalsi vuole valutare il sistema, deve trovare degli strumenti e delle procedure adatti a questo specifico scopo. Valutare insieme l’apprendimento dello studente, il processo di miglioramento di una unità scolastica e l’insieme del sistema, contemporaneamente non offre una lettura realistica. Video n 6, ins. Lauretta Novello da 24.51. Continua su Video n 7 fino 2.10
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VIDEO 7
Video 7/Intervento di C Pasqualin per i ringraziamenti ed i saluti da 2.11 a 3.36
Commento finale di F Carampin da 3.37 a 7.42
https://youtu.be/yYUeEUfqQd4
Rielaborazione di
Caterina Pasqualin, Francesca Carampin, Marina Moro (Aicq triveneta)
Giacomo Dalseno (Aicq Emilia Romagna)